le attività

Difesa idraulica

La rete di canali di cui il territorio consortile è dotato ha prevalentemente una funzione promiscua di irrigazione e, nei momenti di particolare instabilità della situazione meteorologica, di colatore delle acque di piena provenienti dai centri abitati e dai torrenti montani e collinari.
Il Comprensorio del Chiese è suddiviso dal fiume chiese in due ben distinti sottobacini nei quali si sviluppano i canali principali di bonifica e di irrigazione, uno denominato Naviglio Grande Bresciano, in sponda destra del fiume, con derivazione dallo stesso in comune di Gavardo fino alla periferia sud della città di Brescia e l’altro, in sponda sinistra, denominato Roggia Lonata Promiscua che si diparte dal fiume Chiese in località Cantrina di Bedizzole fino alla località Salago, diramandosi poi in due canali che portano le loro acque d’irrigazione nei comuni di Montichiari, Calcinato, Bedizzole, Lonato e nel territorio dell’Alto Mantovano.
Il canale Naviglio Grande Bresciano lungo il suo percorso dalla presa sul fiume Chiese a Gavardo fino a S. Eufemia della Fonte raccoglie le acque di precipitazione di un bacino idrografico di oltre 80 Kmq compreso fra i monti di Paitone e quelli di Serle, Botticino e Caionvico.
Nonostante la presenza di numerose deviazioni in sponda sinistra, durante le forti precipitazioni, la portata del canale supera le sue capacità di smaltimento cosicché nei territori di Nuvolera, Mazzano, S. Eufemia della fonte, Botticino, Rezzato e Borgosatollo si verificano non infrequenti allagamenti che interessano i rispettivi abitati provocandovi danni ingenti.
Il canale Roggia Lonata Promiscua e le sue derivazioni, scorrendo ai piedi delle colline moreniche del Garda, raccoglie le acque di precipitazione di un bacino idrografico di circa 35 Kmq.

L’ex Comprensorio “Tra Mella e Chiese” è entrato a far parte del comprensiorio dopo la fusione.

Nei periodi di piogge, anche di media intensità, dai bacini sopraindicati scendono notevoli quantità di acqua che si accumulano nei predetti canali di bonifica procurando disalvei ed inondazioni degli abitati, dei terreni, delle strade anche di grande traffico e notevoli disagi alle popolazioni delle zone limitrofe ai predetti colatori.

Il Consorzio si è fatto quindi promotore di iniziative di programmazione e di coordinamento con i vari Enti locali interessati, onde consentire la realizzazione degli interventi di difesa del territorio ed in special modo degli abitati e delle strade provvedendo alla redazione di progetti per assicurare una adeguata sistemazione idraulica nelle zone del comprensorio più soggette ad allagamenti.
La sistemazione idraulico-agraria dei diversi corsi d’acqua che confluiscono nei principali due canali adduttori del bacino di destra e sinistra Chiese e la costruzione di scolmatori di piena, dovrebbero contribuire non solo ad assicurare lo smaltimento delle acque di vaste zone abitate e di terreni agricoli da possibili e periodici allagamenti durante le piogge di forte ed anche media intensità per la difesa delle molteplici attività secondarie e terziarie che si vanno diffondendo nel comprensorio, ma anche per una più concreta ed incisiva azione di prevenzione e di salvaguardia del territorio nel rispetto dell’ambiente con particolare riferimento al recupero organico dello stesso.
L’attuale situazione relativa al regime idraulico dei canali consortili è gravemente compromessa e pur con la costante presenza del personale del Consorzio nelle zone operative si riscontra, in particolare nei comprensori pedemontani e collinari, ove l’inurbamento ha evidenziato la carenza dei canali a ricevere gli afflussi di acqua meteorica, una precaria ed insostenibile situazione che porterà ad una progressiva estensione degli allagamenti anche a zone fino ad ora esenti da tali danni.
Attualmente la componente agricola, tributaria delle spese per l’esercizio irriguo, sta sostenendo totalmente i costi di gestione e di manutenzione delle opere di bonifica; il Consorzio, in base anche alle disposizioni di legge regionali e statali, sta predisponendo un nuovo piano di classifica della contribuenza consortile in modo che l’onere per l’esecuzione e la gestione delle opere di bonifica dovrà essere in futuro ripartito secondo i benefici che le proprietà agricole ed extra agricole ricevono dalle opere consortili.

Esercizio irriguo

Tra i compiti del Consorzio quello di somministrazione irrigua è storicamente il più antico e si espleta, a favore di un’area di circa 20.000 ettari, attraverso una rete di canali che si sviluppa per oltre 1.400 Km.
Sovrintende l’irrigazione a scorrimento di circa 18.000 ettari utilizzando le acque derivate dal fiume Chiese regolato dal bacino del lago d’Idro.
A tale scopo sono in esercizio due derivazioni sul fiume Chiese: la prima, in sponda destra in Comune di Gavardo, alimenta il Naviglio Grande Bresciano e la seconda, in sponda sinistra in Comune di Bedizzole, alimenta la Roggia Lonata Promiscua.
Circa 2.000 ettari utilizzano pozzi con impianti di sollevamento per l’irrigazione a pioggia dei sottocomprensori collinari con tubazioni in pressione ed idranti di servizio per ogni terreno.
L’Amministrazione Consortile ha individuato, sulla base di uno studio del territorio, programmi e progetti per la realizzazione in tempi brevi del riordino irriguo dell’utenza, interventi di ammodernamento della rete di canali principali e di reperimento di altre fonti di approvigionamento per conseguire un più razionale uso della risorsa idrica in modo da soddisfare anche le esigenze ambientali del lago d’Idro e del fiume Chiese.
Dal 1994 il Consorzio sta procedendo, con il proprio personale, alla realizzazione dei progetti e delle opere di riordino irriguo nei Distretti Operativi del Naviglio Grande Bresciano, di Bedizzole – Carzago – Drugolo, della Calcinata e della Montichiara.

Tutela ambientale

I Consorzi di bonifica hanno assunto recentemente competenze in materia di tutela ambientale, ma già per tradizione e per fini istituzionali svolgono da sempre un compito fondamentale per tale disciplina.
La gestione e la manutenzione, che annualmente vengono eseguite sulla rete idrografica sono la prima garanzia per una effettiva tutela paesaggistica del territorio rurale e per la difesa dei corsi d’acqua minori.
Il Consorzio si è fatto promotore di varie iniziative per la realizzazione di interventi di forestazione delle ripe nelle aree di particolare pregio ambientale e di interventi di recupero ambientale con tecniche di bioingegneria anche su alcuni tratti di argine del fiume Chiese.
Il Piano Generale di Bonifica, importante strumento di pianificazione del territorio rurale del consorzio, dovrà indirizzare, oltre che verso la condivisa esigenza di una organica opera per la conservazione e protezione del suolo e per l’utilizzazione e tutela delle acque, anche verso una sensibilità ambientale per la salvaguardia e la riqualificazione delle risorse naturali, del paesaggio e dell’ecosistema agrario.
Tutela ambientale significa anche salvaguardia delle risorse idriche, sia superficiali che sotterranee; il Consorzio collabora con gli Enti preposti per la difesa delle risorgive e per contrastare il continuo ed indiscriminato depauperamento delle falde.
Particolare attenzione viene data alla qualità delle acque ed all’uopo futuro verrà maggiormente sviluppata, in collaborazione con la Provincia e gli enti preposti, una campagna di sorveglianza e di monitoraggio per il rilevamento dell’inquinamento delle acque.